ESEMPI DI IMPIEGO DEL REIKI ALL'INTERNO DI STRUTTURE SANITARIE
ITALIA
In Italia il Reiki viene effettuato ai pazienti
secondo tariffario del S.S.N. al
Centro
di Medicina Psicosomatica
dell'Ospedale S. Carlo Borromeo di Milano,
all'Ospedale
Versilia dell'Azienda
Sanitaria della Regione Toscana ed al Policlinico di Roma.
Vi è da segnalare inoltre la significativa esperienza del
C.O.E.S.
(Centro Oncologico Ematologico Subalpino) dell’Azienda Ospedaliera San
Giovanni Battista di Torino Ospedale Molinette. Qui dal 2003 un progetto
pilota sta svolgendo un’indagine, in collaborazione con il personale medico,
sull’efficienza dei trattamenti Reiki nell’accompagnare dei malati oncologici
nel corso delle diverse fasi della malattia. Il paziente è seguito da
un'equipe composta di differenti figure professonali: un medico, uno
psicologo, il personale infermieristico, gli operatori Reiki
dell'associazione
Cerchio di Luce. Il
progetto sta incontrando un vasto consenso fra i pazienti e dal 2005 i
trattamenti di Reiki sono inseriti nella Guida ai servizi aziendali e
territoriali COES e sul sito ufficiale
reteoncologicapiemontese.it
dell'Ospedale Molinette di Torino.
Qui di seguito uno stralcio dall'articolo, che parla dei risultati raggiunti
al termine della prima fase di sperimentazione (visto il successo il progetto
è stato rinnovato), apparso il 2 febbraio 2007 nella cronaca di Torino di "La
Repubblica":
"(...) Dall'esperienza di altri paesi nel mondo, [il reiki] è arrivato
negli ospedali anche in Italia ed è stato sperimentato tra i pazienti
oncologici in un primo studio pilota effettuato al Coes, il centro oncologico
delle Molinette. Il risultato è a dir poco sorprendente. il 98 per cento delle
persone trattate con il Reiki ha dichiarato di averne tratto un beneficio
psicofisico.
La sensazione descritta è di un sensibile calo dell'ansia soppiantata da un
effetto di rilassamento generale, accompagnato da una piacevole sensazione di
calore e da un notevole miglioramento dell'umore. In una piccola percentuale
(il 10 per cento) i pazienti hanno dichiarato di aver avvertito anche una
riduzione del dolore. (...)".
Nella stessa data anche Torno Cronaca e La Stampa ne hanno parlato.
Quest'ultima specifica che:
"Lo studio effettuato sull'efficacia del Reiki (...) in integrazione alle
terapie dei pazienti con neoplasie avanzate rivela che i 94 trattamenti
eseguiti hanno portato beneficio nel 98% dei casi. Il benessere è prodotto da
un effetto di rilassamento, accompagnato da una piacevole sensazione di calore
e da un notevole miglioramento dell'umore: lo stato emotivo di tranquillità in
alcuni casi si protrae anche per alcuni giorni dopo il trattamento. (...).
Alcuni pazienti hanno riferito di aver notato un miglioramento della qualità
del sonno. (...)"
Da notare che i risultati di ci sopra sono stati raggiunti con soli quattro
trattamenti di Reiki per paziente.
Ricerche In Italia
Reiki ed emicrania:
Nell'ambito
degli studi osservazionali sulle Medicine Complementari nella Regione
Lombardia, realizzati in attuazione della DGR n. VI/48041/2000 (DDG 16935 del
12/7/2001, punto 8.2), si è concluso lo studio dal titolo:
LE TECNICHE DI RILASSAMENTO COME TERAPIA DI SUPPORTO NELLA CURA DEL DOLORE:
REIKI ED EMICRANIA
Autori: Merati L.,MD, Brianzoli C.,psy, Colombo L.,MD, *Cofrancesco E., MD
Ospedale San Carlo Borromeo, Centro Ambulatoriale di Medicina Psicosomatica, e
*Dip. di Scienze Medico chirurgiche, Università di Milano
-
Risultati
ricerca.
Altre
Ricerche concluse e pubblicazioni
Di seguito sono riportate le ricerche promosse dall’Associazione REF, concluse e rese pubbliche durante convegni/congressi a livello nazionale oppure su riviste nazionali o internazionali.
Reiki e cure palliative:
E’ stato pubblicato sulla Rivista Italiana di Cure Palliative, Numero 3, Autunno 2005, alle pagine: 54-59, il seguente lavoro:
IL REIKI NELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE ANZIANO CON NEOPLASIA AVANZATA
Autori:
Vitale MT, nur, La Grassa ME, nur, Lombardi F, MD, Cova D,
MD, *Cofrancesco E, MD; UOC di Onco-Geriatria, Istituto Geriatrico “Pio
Albergo Trivulzio” e *Dip. di Scienze Medico chirurgiche, Università di Milano
Reiki e prevenzione del burnout:
Durante il XX Congresso Nazionale S.I.M.P. Società Italiana di Medicina Psicosomatica, “L'ansia nella clinica e nella società attuale. Prospettive di formazione - prevenzione e terapia”, che si è tenuto a Verona dal 20 al 23 ottobre 2005, è stato presentato come argomento della Tavola Rotonda il lavoro dal titolo:
L’AUTO-TRATTAMENTO REIKI COME STRUMENTO DI SELF HELP NELLA PREVENZIONE E CURA DEL BURNOUT
Autori: Cofrancesco E., Merati L.*, Dip. di Scienze Medico chirurgiche, Università di Milano e * Centro Ambulatoriale di Medicina Psicosomatica, Ospedale San Carlo Borromeo, Milano.
Reiki, spiritual healing
Durante il XX Congresso Nazionale S.I.M.P. Società Italiana di Medicina Psicosomatica, “L'ansia nella clinica e nella società attuale. Prospettive di formazione - prevenzione e terapia”, che si è tenuto a Verona dal 20 al 23 ottobre 2005, è stato presentato il lavoro dal titolo:
REIKI, UNA CURA SPIRITUALE DELL’ANSIA, DELLA DEPRESSIONE E DEL DOLORE IN CLINICA
Autori: Cofrancesco E., Merati L.*, Dip. di Scienze Medico chirurgiche, Università di Milano e * Centro Ambulatoriale di Medicina Psicosomatica, Ospedale San Carlo Borromeo, Milano.
Reiki e paziente oncologico anziano:
Presso l’Istituto Geriatrico Pio Albergo Trivulzio di Milano è stato condotto lo studio dal titolo:
LE
TECNICHE DI RILASSAMENTO NELLA CURA DEL DOLORE: REIKI E PAZIENTE ONCOLOGICO
ANZIANO
Autori: Vitale MT, nur, La Grassa ME, nur, Cova D, MD, *Cofrancesco E, MD UOC
di Onco-Geriatria, Istituto Geriatrico “Pio Albergo Trivulzio” e *Dip. di
Scienze Medico chirurgiche, Università di Milano
Il lavoro è stato presentato all' XI Congresso della Società Italiana di Cure
Palliative, Forlì, aprile 2004 e alla 8° Conferenza Nazionale degli Ospedali
per la Promozione della Salute: "Nuova Governance in una rete di
comunicazione", Riva del Garda, settembre 2004, ed è in corso di pubblicazione
sulla Rivista Italiana di Cure Palliative.
Umanizzazione
dell’assistenza: contributo delle Associazioni non
profit:
Le finalità e i progetti della Associazione REF sono stati presentati
al secondo Congresso Nazionale di Medicina e Persona, “Medico cura te stesso”,
Milano, 12-14 giugno 2003, e al XI Congresso Nazionale della Società Italiana
di Cure Palliative, Forlì, 31 Marzo – 3 Aprile 2004, in un poster dal titolo:
L’ASSOCIAZIONE REF (RICERCA, EDUCAZIONE E FORMAZIONE PER LA QUALITA’ DELLA
VITA).
Cofrancesco E, MD, Dipartimento di Scienze Medico chirurgiche, Università
di Milano
Il
Self Help come strumento base dell’approccio integrato in sanità e nel
sociale:
Durante il Convegno organizzato dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano nell’anno europeo del disabile (2003) dal titolo: “High Tech…High Touch. La lezione della disabilità per una medicina più umana”, tenutosi a Milano il 10 gennaio 2004, è stato presentato il Corso di perfezionamento dal titolo “PROMOZIONE DELLA SALUTE E SELF HELP PER INSEGNANTI E OPERATORI DI SOSTEGNO ALLO STUDENTE DISABILE", organizzato dalla Dott.ssa Elisabetta Cofrancesco per la Facoltà di Medicina e finanziato sul Fondo Sociale Europeo dalla Regione Lombardia.
Di seguito le info sono tratte da www.ilreiki.it
Nel 1994 l' U.S. National
Institute of Health ha finanziato uno studio sulle ustioni, che ha evidenziato
come il "Therapeutic Touch" sia efficace:
- nella diminuzione dell'ansia
- nella diminuzione della percezione del dolore
- nel facilitare i naturali processi di guarigione
dell'organismo.
Dal 2001 il NIH sta finanziando
uno
studio
clinico
di Fase II (cioè con numero di casi compreso fra i 100 e i 300) sugli effetti
del Reiki sulla neuropatia dolorosa e sul rischio cardiovascolare in soggetti
diabetici.
E' in corso (2002-2004) uno studio sull'efficacia del Reiki nel trattamento
della Fibromialgia, per opera della University of Washington (3935 University
way NE - Seattle, WA 98195 -
[email protected])
L'Albert Einstein Healthcare
Network sta conducendo (2001 - 2003) ricerche scientifiche sull'efficacia del
Reiki in casi di AIDS avanzato
([email protected]).
Per avere i dettagli di questi ed altri studi selezionare "Reiki" sul
database
delle
ricerche
scientifiche
CRISP:
Il National Center for Complementary Medicine ha un database contenente vari articoli riguardanti il Reiki e le ricerche scientifiche condotte su di esso (digitare "Reiki").
Il National Institutes of Health sta conducendo studi sul Reiki applicato alla Fibromialgia, AIDS e Cancro della prostata. Per saperne di più visitate il sito di tale istituto.
Applicazioni all’estero
BRASILE
Estratto da un aricolo di Lorraine Rossignol
"La città dell'utopia" pubblicato su Le Monde, ottobre 2004 e riguardante
Altinopolis, città brasiliana dello stato di Sao Paulo:
L'ospedale di Altinopolis presenta cifre stupefacenti: dall'elezione del
nuovo sindaco, Dott. Ernani, il numero di bambini morti alla nascita è sceso a
3 ogni mille abitanti (mentre è il 30 per mille in Brasile e il 5 per mille in
Europa, secondo l'Istituto brasiliano di statistica e secondo l'Organizzazione
mondiale della sanità). (...)
Il programma "Salute nella famiglia" ha portato con sé una piccola
rivoluzione. Fondato su una logica preventiva rigorosa, si basa sul ricorso
sistematico e gratuito, oltre che alla medicina occidentale, anche alle
medicine orientali o alternative come agopuntura, reiki, auricoloterapia e
massoterapia. E tutto il personale medico della città ha ricevuto una
formazione idonea. Non stupisce che in queste condizioni il numero di bambini
malati che devono passare la notte in ospedale sia nettamente diminuito.
Quest'approccio alla salute comincia a essere imitato anche nelle città
vicine, come Ituveraba e Sao Joaquim de Barra.
SVIZZERA
In Svizzera alcune assicurazioni e casse
mutualistiche rimborsano i trattamenti di Reiki. Ecco una lista non esaustiva:
Groupe Mutuel (5, rue du Nord 1920 Martigny Tel. 0848 803 111), gruppo
che comprende 15 assicurazioni diverse, che per brevità non sono qui elencate.
Intras (Direction Générale 10, rue Blavignac 1227 Carouge Tel.
022 8279292 )
Swica (39, Boulevard de Grancy 1006 Losanna Tel. 02116130404)
La Caisse Vaudoise (11, rue de Carojine CP 288 1001 Losanna Tél.
021 3482511 )
Supra (35, Chemin de Primerose 1000 Losanna 3 Cour Tél.
021 6145454 )
U.S.A.
Memorial
Sloan-kettering Cancer
Center - New York
L'ospedale propone il Reiki come terapia individuale per i degenti, a
richiesta di questi ultimi. Nell'ospedale inoltre ci sono 6 dottori e 25
infermiere che usano Reiki. I corsi sono stati tenuti da Marylin Vega, che
esegue trattamenti di Reiki ai malati, inclusi malati di cancro e trapiantati
ai reni.
Maggiori
dettagli sul principale
sito USA riguardante il Reiki.
Manhattan Eye, Ear and Throat Hospital -
New York
Marylin Vega esegue trattamenti Reiki pre/post operazione e a malati di ogni
genere.
Vedi anche Memorial Sloan-kettering Cancer Center
Maggiori
dettagli sul principale
sito USA riguardante il Reiki.
Women&Infant Hospital - Providence,
Rhode Island
Reiki Clinic nel Dipartimento di Oncologia, gestita da Ava Wolf e Janet Wing.
001 401-727-3034
[email protected]
Rhode Island State Nurse's
Association
Al suo interno si effettuano training di Reiki per infermieri. La formazione è
gestita da Ava Wolf e Janet Wing
001 401-727-3034
[email protected]
Tucson Medical Center (TMC) - Arizona
Dal 1995 si eseguono trattamenti Reiki ai pazienti nei loro letti, per opera
di volontari. Il Reiki si è diffuso prima in Oncologia, e poi gradualmente
anche negli altri reparti.
Programma gestito da Sally Soderlund, infermiera, Support Service Coordinator
for Oncology ( 001 520 3242900 ).
Maggiori
dettagli sul principale
sito USA riguardante il Reiki.
Portsmouth Regional Hospital - New
Hampshire
Reiki offerto sistematicamente come servizio per i pazienti del reparto di
Chirurgia dell'ospedale, da parte dei 20 membri formati al Reiki. Più di 400
pazienti hanno ricevuto trattamenti pre o post operazione dal 1997 ad oggi.
Programma gestito da Patricia Alandydy, infermiera, Assistand Director of
Surgical Service.
Patricia: 001 603 433 5175
Maggiori
dettagli sul principale
sito USA riguardante il Reiki.
California Pacific Medical Center -
North California
E' uno dei più grandi ospedali della California. Al suo interno usa molte
medicine complementari, tra cui Reiki. Programma gestito da due medici, Dr.
Mike Cantwell e Dr. Amy Saltzman con successo: la lista di attesa è spesso
sopra i 100 pazienti. I pazienti che reagiscono bene ai trattamenti di Reiki
partecipano ad un corso di Reiki in modo da continuare ad auto-trattarsi,
liberando il personale interno all'ospedale che può così trattarne altri. Dr.
Cantwell: 001 415 923 3503
Maggiori
dettagli sul principale
sito USA riguardante il Reiki.
University of Michigan Medical
School
Mary Lee Radka, infermiera, gestisce i corsi di Reiki all'interno
dell'ospedale destinati a infermieri ed allo staff ospedaliero. Nell'ospedale
è usato il Reiki, tra l'altro anche nel pronto soccorso.
Maggiori
dettagli sul principale
sito USA riguardante il Reiki.
Ospedali del New England (USA)
Più di una dozzina di ospedali della regione hanno formato il loro staff al
Reiki e lo applicano come cura complementare. Libby Barnett e Maggie Chambers
sono i Reiki Masters: 001 603 654 2787 .
Maggiori
dettagli sul principale
sito USA riguardante il Reiki.
Columbian Presbyterian Medical Center -
New York
Dr. Mehmet Oz, noto cardiochirurgo, si fa aiutare da Julie Motz (operatore
Reiki) durante le operazioni a cuore aperto ed i trapianti di cuore con ottimi
risultati sul decorso post-operatorio.
Vedi anche Marin General Hospital.
Maggiori
dettagli sul principale
sito USA riguardante il Reiki.
Marin General Hospital - Marin,
California
Julie Motz (operatore Reiki) ha sperimentato Reiki durante le operazioni (ad.
es. mastectomia) con ottimi risultati.
Maggiori
dettagli sul principale
sito USA riguardante il Reiki.
Albert Einstein Healtcare Network -
Philadelphia
True Gala conduce
ricerche
scientifiche
sull'efficacia del Reiki in casi di AIDS avanzato.
[email protected]
Dana-Farber Cancer Institute - Boston
Le cure complementari (CAM), tra cui Reiki, sono state integrate alle normali
cure oncologiche. Conduce ricerche scientifiche sull'efficacia del Reiki ed
altre discipline in oncologia.
Informazioni
sul database del CRISP
Warren Grant Magnuson Clinical Center of the
National Institutes of Health (NIH)
Ann Berger, responsabile del Pain and Palliative Care Service (Servizio Dolore
e Cure Palliative) dell'ospedale, nel 2000 ha introdotto il Reiki con successo
in quest'ambito: Per maggiori informazioni contattare Pamela Miles, che ha
scritto un articolo sull'uso del Reiki in questo ospedale.
[email protected]
REIKI E SANITA': UN CONNUBIO POSSIBILE?
Premessa
Queste pagine sono state scritte al fine di informare in modo corretto
rispetto al Reiki ed ai suoi attuali utilizzi in campo sanitario in Italia e
nel mondo, eliminando malintesi e pregiudizi e facilitandone la sua
accettazione anche nel nostro paese, così come avviene ad esempio in USA e
Canada.
Da questo documento sono stati esclusi gli esempi che non erano riscontrabili
o per i quali mancavano i riferimenti utili per contattare le persone/gli
ospedali citati, in modo da fornire solo dati certi che rendano queste pagine
uno strumento utile per chi voglia approfondire i vari argomenti trattati.
Rispetto al Reiki, coloro che non lo conoscono e desiderano capire di cosa si
tratta possono visitare in questo sito la parte riguardante
questa
tecnica e la
sua
storia. Tuttavia per chi
avesse il desiderio di conoscere realmente il Reiki consiglio di frequentare
un corso di primo livello, non essendo facile attraverso libri e descrizioni
comprendere appieno questa tecnica, così lontana da ciò a cui siamo abituati
(1)
Studi scientifici riguardanti l'efficacia del Reiki
In questo dossier sono state volutamente ignorate le numerosissime
testimonianze, relative a guarigioni o benefici in seguito a cicli di
trattamenti Reiki, aventi carattere descrittivo o aneddotico e quindi non
adatte ad esami di tipo statistico. Vi sono però numerosi studi condotti con
criteri rigorosamente scientifici e da persone preparate per condurli
(generalmente medici): per quelli di cui sono a conoscenza fornisco qui di
seguito i riferimenti.
In Italia
La Dott.ssa Silvia Cecchini
(2)
ha condotto uno studio controllato in portatrici di infezione cervicale da HPV
trattate con Reiki, con gruppo di controllo: dopo 6 mesi la percentuale di
regressione spontanea nelle pazienti non trattate è stata del 27%, coerente
con la percentuale riportata dalla letteratura, mentre per il gruppo trattato
con Reiki la regressione si è avuta nell'83% dei casi.
La Dott.ssa Luisa Merati
(3)
coordina un progetto di ricerca riguardante l'efficacia del Reiki nella
terapia dell'emicrania presso l'Ospedale S. Carlo Borromeo di Milano: viene
proposto ai pazienti un ciclo di trattamenti Reiki a pagamento, monitorando lo
stato del paziente prima e dopo la cura. I risultati dello studio (Riza
Scienze, 1/04) evidenziano che "il trattamento Reiki ha indotto, nella quasi
totalità delle sedute, uno stato di rilassamento medio / profondo: dato
interessante trattandosi di pazienti sofferenti di emicranie, che normalmente
incontrano difficoltà ad abbandonare il controllo e a lasciarsi andare".
Per approfondimenti rimando
all'articolo
su Lifegate ed al
sito
del Centro Medicina
Psicosomatica
dell'Ospedale San Carlo Borromeo, dove nella sezione "servizi al pubblico"
troverete alnche il Reiki con le relative tariffe e la dottoressa da
contattare per i trattamenti.
Negli USA
Su questo sito è presente una
raccolta
di studi scientifici
provenienti soprattutto dagli USA, in parte raccolti grazie al lavoro della
già citata Dott.ssa Silvia Cecchini, che hanno dato esito positivo riguardo
all'efficacia del Reiki nel trattare le patologie oggetto degli studi stessi.
Reiki nel Servizio Sanitario
Nazionale
L'OMS segue con attenzione da anni il ritorno alle terapie non convenzionali e
la loro diffusione, tanto che proprio nell'ambito del Centro per le medicine
tradizionali dell'OMS sono state prodotte delle linee guida per la pratica
dell'agopuntura e per la ricerca sulle medicine complementari. La traduzione
italiana delle linee guida è stata presentata il 5 ottobre 2002 a Milano, nel
corso di un convegno che si è svolto all'Università Statale. Durante il
convegno Xiaroui Zhang, coordinatrice del Centro per le medicine tradizionali,
ha elencato gli obiettivi del Centro OMS: favorire l'integrazione delle
medicine complementari nei sistemi sanitari pubblici o assicurativi, produrre
studi di efficacia sulle diverse terapie, fare in modo che le cure siano
accessibili a tutti ma nello stesso tempo distribuite in modo razionale. Non
dimentichiamo che per quasi 5 miliardi di persone la medicina alternativa è la
nostra!
In alcuni paesi, come ad es. negli USA, molto si è già fatto in questa
direzione, ed in Italia credo di poter affermare che stiamo recuperando il
ritardo.
La già citata Dott.ssa Silvia Cecchini sul suo sito internet ha lanciato un
appello per l'introduzione del Reiki nel S.S.N., dichiarando fra l'altro
"Penso che sarebbe un grande passo avanti per ogni ospedale promuovere corsi
di aggiornamento per personale medico e paramedico sul Reiki". Due medici di
Milano
(3)(4)
hanno curato una pubblicazione di Riza Scienze (gennaio 2002) dedicata al
Reiki nella quale si dichiara di auspicare l'ingresso del Reiki all'interno
degli ospedali. Su questa pubblicazione, nel capitolo intitolato "Vantaggi
economici del Reiki nella gestione sanitaria" possiamo leggere:
"Reiki ha una grande potenzialità in campo medico sanitario in
quanto:
- non ha effetti collaterali, né tantomeno controindicazioni
- è estremamente riproducibile, indipendentemente dalla persona fisica del
curante
- è praticabile da medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi o volontari,
su pazienti ricoverati in ospedale o in hospice, in regime ambulatoriale o di
day-hospital, e a domicilio. A domicilio può essere eseguito anche dai
familiari dei pazienti e dal paziente stesso con l'auto-trattamento, senza
costi aggiuntivi per il sistema sanitario.
- Non utilizza aghi, strumenti o apparecchiature, o strutture particolari
- È di facile apprendimento ed alla portata di tutti. Le attivazioni di primo
livello si effettuano in 12 ore da parte di un Reiki Master."
Qui di seguito cercherò di dare un'idea su quanto viene già fatto a livello
sanitario in Italia e negli USA, sapendo di non poter essere esaustivo essendo
l'argomento vasto ed in continua evoluzione, e fornirò i riferimenti necessari
per eventuali approfondimenti.
Per semplicità ho qui diviso la trattazione in tre differenti modalità di
utilizzo del Reiki: come aiuto per l'operatore sanitario, come cura palliativa
e come cura vera e propria.
1 - L'operatore sanitario per sé.
Le professioni mediche e paramediche sottopongono il personale ad uno stress
superiore a molte altre professioni. Il Reiki ha un'efficacia comprovata nella
prevenzione e cura del "burnout", aiuta a riprendersi dalla fatica fisica,
dallo stress per i cambiamenti di orario dovuto ai turni, migliora la qualità
del sonno e più in generale rinforza il sistema immunitario della persona,
diminuendo le probabilità di assenze per malattia.
Il CESPI di Torino, ente di formazione per gli infermieri collegato all'Ipasvi
(Collegio degli infermieri), dall'autunno del 2002 include corsi di Reiki nel
suo programma.
Negli USA i corsi di Reiki vengono inseriti dalle associazioni professionali tra quelli che danno diritto all'acquisizione di "crediti formativi", chiamati in questo paese CEU (Continuing Education Units): per esempio un coso base di Reiki (il così detto primo livello) dà diritto a 7 punti CEU presso l'American Holistic Nurses Association (AHNA) e presso il National Certification Board of Therapeutic Massage and Bodywork (NCBTMB). Per approfondimenti su questo punto contattare l'International Center for Reiki Training in Michigan.
2 - Sui malati, come cura palliativa
L'efficacia del Reiki per tranquillizzare e rasserenare i pazienti (ad esempio
prima di un'operazione), come terapia antidolore, ecc. è universalmente
riconosciuta. Il primo reparto di ospedale in cui si inizia a utilizzare il
Reiki è spesso, non a caso, quello di oncologia. In questo sito si trova
qualche
esempio di ospedale che utilizza il
Reiki a questo scopo, in
Italia e nel mondo. Come parere medico sull'argomento cito nuovamente la
Dott.ssa E. Cofrancesco che scrive su Riza Scienze di gennaio 2002, pag 46:
"Reiki affianca le terapie convenzionali in numerosi centri
ospedalieri di tutto il mondo. Trattandosi di una tecnica "dolce" di
distensione e analgesia e presentando i vantaggio di essere a basso costo,
facilmente riproducibile ed alla portata di tutti, si presta molto bene come
trattamento di supporto e integrativo nella terapia del dolore del malato
cronico (artritico, artrosico, fibromialgico), nel male di schiena (back
pain), nella cefalea e nel malato oncologico. Nel malato oncologico si è
dimostrato utile come trattamento palliativo anche durante i cicli di
radioterapia e chemioterapia nel controllo dei sintomi collaterali (sispnea,
nausea, vomito, dolori addominali, diarrea). Per lo stato profondo di
rilassamento che può indurre, associato ad uno stato di coscienza di tipo
meditativo, Reiki può essere di aiuto e di sostegno psicologico anche
nell'ammalato terminale. Presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center a
New York è utilizzato tra le tecniche palliative individuali di sostegno al
malato oncologico, inclusi i pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo.
A Milano, presso il Centro di Medicina Psicosomatica dell'Ospedale S. Carlo
Borromeo, Reiki è utilizzato come tecnica integrativa di rilassamento e
analgesia in pazienti affetti da emicrania. Così pure è segnalato l'uso di
Reiki in numerosi altri centri, come il California Pacific Medical Center
(CA), il Portsmouth Regional Hospital (NY), il Marin General Hospital a nord
di S. Francisco (CA) e molti altri. In questi centri, statunitensi e del
Canada, Reiki è utilizzato per lo più dal personale infermieristico e dai
fisioterapisti e rientra nel curriculum formativo di queste figure
professionali. Inoltre è utilizzato anche da volontari. In questi centri Reiki
è utilizzato come un "supplemento" e non come un "sostituto" della terapia
convenzionale, e quindi come terapia "complementare" e non come terapia
"alternativa" alla terapia ufficiale. Viene utilizzato quindi in pazienti con
una diagnosi ben circostanziata e che stanno già ricevendo il trattamento
ottimale secondo il sistema medico convenzionale."
3 - Come cura vera e propria
Anche in questo tipo di utilizzo di solito, ma non necessariamente, il Reiki
integra le terapie convenzionali: è il caso per esempio dell'utilizzo nel
reparto di pronto soccorso o in sala operatoria (per le sue qualità di
antiemorragico, di equilibratore della pressione, ecc.).
Numerosi
esempi di impiego del Reiki in
ospedale si trovano in
vari paesi e soprattutto negli USA, primo paese occidentale in cui il Reiki si
è diffuso.
Quanto sopra non pretende di essere esaustivo su un argomento in continua evoluzione qual è l'utilizzo del Reiki nella Sanità: piuttosto si vuol fornire un punto di partenza ed un aiuto per chi volesse farsi un'idea della situazione in questo momento. Eventuali segnalazioni sono certamente gradite e verranno integrate, previa verifica.